ENTE PROMOTORE: ASVCI

REGIONE: Abruzzo

 

TITOLO DEL PROGETTO:

Sportelli informa – “Tutela dei diritti sociali e della povertà alimentare”

 

SETTORE e Area di Intervento:

Settore: Educazione e promozione e culturale

Area di intervento: Tutela dei diritti sociali e della povertà alimentare

 

OBIETTIVI DEL PROGETTO

OBIETTIVI GENERALI

L’art. 21 comma 1 della Legge 328/2000 – legge quadro sui servizi sociali – recita che “lo Stato, le regioni, le province e i comuni istituiscono un sistema informativo dei servizi sociali per assicurare una completa conoscenza dei bisogni sociali … e poter disporre tempestivamente di dati e informazioni necessari alla programmazione, alla gestione e alla valutazione delle politiche sociali …”. La difficoltà sociale (la definizione socio-pastorale coniata a proposito è quella delle periferie esistenziali) è una realtà corroborata da dati statistici certificati dall’ISTAT, per cui oltre un quarto degli italiani è a rischio povertà o di esclusione sociale. Nel rapporto “Reddito e condizioni di vita”, si precisa che nel 2011 il 28,4% delle persone residenti è a rischio povertà o di esclusione sociale, in crescita di 2,6 punti percentuali rispetto al 2010. A tal proposito, l’ultimo rapporto Caritas-Fondazione Zancan “I Ripartenti” si sofferma sulle tendenze degli attuali assetti di welfare, evidenziando nodi critici e possibili proposte di miglioramento, sia in riferimento al sistema pubblico di responsabilità che al possibile ruolo del terzo settore. Appaiono evidenti come ineludibili alcune questioni che progetti e interventi dovrebbero affrontare, seppur contestualizzandole. Innanzitutto una rivisitazione del sistema di welfare locale, più orientato alla famiglia come soggetto esposto ai rischi dell’esclusione, ed anche come agente per l’inclusione. Il Piano di zona dei servizi sociali dell’ambito di Pescara per gli anni 2013-2016 ha evidenziato la necessità di sostenere la famiglia sia in senso materiale sia sociale e in questo senso l’elemento di forza e di cambiamento della proposta è basato sulla creazione di relazioni sociali attive attraverso la concentrazione di scambi di informazioni, supporto e solidarietà. C’è la necessità di offrire un presidio fondamentale del territorio in termini di aiuto alle famiglie e alle persone, e consequenzialmente di prevenzione dalle tensioni sociali. Tale scenario si verifica e si concentra in aree periferiche urbane “a rischio”, anche a Pescara, ed inoltre è una costante a livello nazionale ed europeo di aree omologhe. Si concentra soprattutto visto che in queste zone sono presenti fenomeni diffusi di stato di bisogno e disagio socio-economico.

La strategia delineata a livello istituzionale si declina in tre linee:

  • offrire spazi deputati all’ascolto e all’accoglienza di tutti coloro che versano in uno stato di bisogno con particolare attenzione alle famiglie;
  • facilitare l’accesso ai principali servizi, attività e progetti attivi sul territorio in ambito educativo, scolastico, sanitario, sociale, economico, normativo e del tempo libero;
  • consolidare la rete di enti, istituzioni e associazioni del territorio che dialoghino con l’obiettivo di concertare risorse e promuovere iniziative di risposta a fenomeni di disagio sociale con particolare attenzione alla famiglia, basandosi su adeguati strumenti di rilevazione dei bisogni.

ASVCI è impegnata nel proporre una visione della comunità e del territorio che non la veda come unico soggetto in grado di dare concreta risposta ai bisogni, bensì come soggetto che, raccogliendo dati e informazioni, incontrando e aiutando persone, svolge un’opera di animazione del territorio per stimolare cittadini ed enti a farsi carico dei gravi e urgenti problemi sociali che il nostro tempo vive.

Un analisi ed elaborazione dei bisogni sociali è utile, anzi fondamentale, per comprendere:  l’adeguatezza dei livelli di risposta attuali

  • definire le priorità future
  • mantenere il collegamento tra l’offerta del sistema (progetti/servizi) ed i bisogni della popolazione  per sviluppare capacità di previsione del cambiamento e anticipare (per quanto possibile) le evoluzioni  L’obiettivo generale di questo progetto è quindi contribuire alla creazione di un sistema informativo per i servizi sociali, monitorando e analizzando i bisogni emergenti sul nostro territorio e le risorse esistenti al fine di porre all’attenzione degli organi competenti i veri volti del disagio sociale e per programmare l’attivazione e meglio gestire servizi e risorse necessari per contrastarlo

  

ATTIVITÀ D’IMPIEGO DEI VOLONTARI

L’Analisi del contesto territoriale ha messo in evidenza quanto le famiglie delle province di progetto facciano fatica a fare fronte ai bisogni dei loro componenti, confrontandosi con fragilità di tipo materiale, informativo e relazionale.

“il progetto” intende sostenere azioni progettuali a misura di famiglia che ne promuovano la solidarietà e anche la responsabilità.

Quindi, in coerenza con gli obiettivi descritti al punto 7 – Obiettivi di progetto, al centro della presente proposta progettuale a favore delle famiglie c’è il protagonismo e la cittadinanza della famiglia, in modo da recuperarne la bellezza, la soggettività sociale e la funzione educativa.

Fasi di realizzazione del Progetto

  1. La fase iniziale del Progetto sarà caratterizzata dalla “lettura del territorio”, al fine di rilevare con puntualità i bisogni delle categorie interessate alle informazioni (lavoratori, disoccupati, pensionati, disabili, immigrati). Contemporaneamente si avvierà un’azione di studio ed approfondimento delle normative di interesse.
  2. Successivamente, sulla base dei dati rilevati nella fase precedente, si implementerà l’azione di informazione già esistente, per orientare i cittadini verso la scelta dei servizi più opportuni, e verranno avviate ulteriori azioni di informazione mirate ai diversi destinatari, rispetto ai loro diritti (campagne informative, stand, sportelli informativi, ecc…).
  3. La terza fase riguarderà la promozione territoriale degli strumenti realizzati e la rete dei servizi con le istituzioni pubbliche, anche per ampliare l’offerta comunicativa.

 

CRITERI DI VALUTAZIONE TITOLI

PRECEDENTI ESPERIENZE C/O ENTI CHE REALIZZANO IL PROGETTO (N.B. si attribuirà il punteggio previsto solo ai candidati che dimostreranno di aver avuto esperienze o collaborazioni presso l’ente che realizza il progetto ovvero il comune di Sonnino) Max 12 punti (1,00 pt per ogni mese o fraz. mese sup. o uguale a 15 gg.)

PRECEDENTI ESPERIENZE NELLO STESSO SETTORE DEL PROGETTO C/O ENTI DIVERSI DA QUELLI CHE REALIZZANO IL PROGETTO (N.B settore patrimonio artistico e culturale/cura e conservazione biblioteche) Max  9 punti (0,75 pt per ogni mese o fraz. mese sup. o uguale a 15 gg)

PRECEDENTI ESPERIENZE IN UN SETTORE DIVERSO C/O ENTI CHE REALIZZANO IL PROGETTO (N.B. si attribuirà il punteggio previsto solo ai candidati che dimostreranno di aver avuto esperienze o collaborazioni presso l’ente che realizza il progetto ovvero il comune di Sonnino) Max 6 punti (0,50 pt per ogni mese o fraz. mese sup. o uguale a 15 gg)

PRECEDENTI ESPERIENZE IN SETTORI ANALOGHI C/O ENTI DIVERSI  DA QUELLI CHE REALIZZANO IL PROGETTO (N.B settore patrimonio artistico e culturale/cura e conservazione biblioteche) Max 3 punti (0,25 pt per ogni mese o fraz. mese sup. o uguale a 15 gg)

TITOLI DI STUDIO (per i punteggi si prende quello conseguito più alto)

–      Laurea attinente progetto 8 punti

–      Laurea non attinente a progetto 7 punti

–      Laurea di I livello attinente al progetto 7 punti

–      Laurea di I livello non attinente al progetto 6 punti

–      Diploma attinente al progetto 6 punti

–      Diploma non attinente al progetto 5 punti

–      Frequenza scuola media Superiore Max 4 punti (1pt per ogni anno concluso)

La votazione del titolo medesimo, di qualsiasi livello, ivi compresi i diplomi di strumento musicale rilasciati dai Conservatori di musica statale o da Istituti musicali pareggiati, deve essere rapportata su base 110.

TITOLI PROFESSIONALI (valutare solo il titolo più elevato)

Attinenti al progetto Max 4 punti

Non attinenti al progetto Max 2 punti

Non terminato Max 1 punto

N.B Altri attestati rilasciati da Enti di Formazione o Società private sul Primo Soccorso, Bls, Antincendio, Protezione Civile o affini al settore

ESPERIENZE AGGIUNTIVE A QUELLE VALUTATE 

N.B Corsi di preparazione sul Servizio Civile Nazionale ed Internazionale Corsi sul Project Management e Cooperazione Internazionale o altro attinente ai temi della Pace, della Non Violenza rilasciati da Enti o da Istituzioni competenti in materia. Si valutano solo con il rilascio di attestazione di frequenza, durata, firma del docente e programma allegato del corso – Max 4 punti (0,25 punti per ogni ora di lezione)

 ALTRE CONOSCENZE – Max 4 punti

Certificazioni informatiche e digitali e linguistiche

Si valuta solo il titolo di grado più avanzato di ogni specifico settore

ECDL o MICROSOFT  punti 2

Certificazioni linguistiche – inglese (o altre lingue)

Si valutano attestati di frequenza e di partecipazione a corsi di lingua straniera con un livello minimo di conseguimento del B1

–          Livello QCER B1               punti 0,50

–          Livello QCER B2               punti 1

–          Livello QCER C1               punti 1,50

–          Livello QCER C2               punti 2

 

CONDIZIONI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:

Numero ore 1.400 su 12 mesi

5 giorni di servizio settimanali

20 giorni di permesso

30 giorni di malattia

Il volontario è tenuto a svolgere la propria attività con diligenza e riservatezza seguendo il principio della collaborazione con ogni altro operatore con cui venga in contatto per ragioni di servizio.

Deve inoltre tenere una condotta irreprensibile nei confronti degli utenti. Il volontario dovrà quindi mantenere la riservatezza su fatti e circostanze riguardanti il servizio e delle quali abbia avuto notizia durante l’espletamento o comunque in funzione delle stesse.

E’ richiesta la riservatezza sui documenti e dati visionati; in particolare occorre osservare gli obblighi previsti dalla Legge 675/96 sulla Privacy in merito ai trattamenti dei dati personali.

Visto il contatto diretto e continuo con l’utenza sono richieste buone doti di socievolezza, gentilezza e cortesia.

E’ richiesta inoltre una particolare disponibilità ai rapporti interpersonali ed al lavoro di équipe.

 

SEDI DI SVOLGIMENTO

N. Sede di attuazione del progetto Comune
Indirizzo
Cod. ident. sede
N. vol. per sede
Nominativi degli Operatori Locali di Progetto
Cognome e nome
1 Sede di Chieti CHIETI Via Speziali 16 131530 2 Pettiti Milena
2 Sede dell’Aquila L’AQUILA Via di Vincenzo 25B 131535 2 Ferrauto Federico
3 Sede di Pescara PESCARA Via B.Croce 200 131537 2 Di Giovanni Stefania
4 Sede di Teramo TERAMO Via Mario Capuani 131539 2 Celli Gabriella

 


CARATTERISTICHE CONOSCENZE ACQUISIBILI:

NOMINA SRL SOCIETA’ CHE CERTIFICHERA’ LE COMPETENZE

 

FORMAZIONE GENERALE E SPECIFICA DEI VOLONTARI:

FORMAZIONE DEI VOLONTARI

La formazione generale sarà erogata nei primi 2 mesi, e comunque entro e non oltre il 180° giorno.

Tutte le attività avvengono a cura di un formatore accreditato.

Aula per massimo 25 persone, sedute, in forma circolare e/o semicircolare

Tempi dalle 9.00 alle 18.00 o in alternativa dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00

Modalità: frontale, circolare, esercitativa, a seconda dell’obiettivo e delle indicazioni delle Linee Guida della formazione generale.

 

Responsabile per la Formazione

Dr. SELICATI MICHELE Formatore Accreditato

Esperto nazionale del Servizio Civile per conto della Università per Stranieri di Siena, per l’Università degli Studi di Bari, del Politecnico di Bari, consulente per Save The Children, e il FormezPa.

Ex Consulente della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Politiche della Famiglie e ex consulente del Dipartimento Relazioni Internazionali, Cooperazione  e Volontariato della Protezione Civile.

Laurea in Filosofia; Master Asvi Cooperazione Internazionale ed Europrogettazione. Docente di Project Management. Amministratore delegato di Nomina srl

Per quanto riguarda la definizione dei contenuti della formazione generale dei volontari, si farà riferimento a quanto previsto dalle Nuove “Linee guida della formazione generale dei giovani in Servizio Civile Nazionale” 2013 che vanno ad integrare quelle elaborate nell’anno 2006 in ottemperanza a quanto previsto dall’art.11 comma 3 del D. Lgs 5 aprile 2002, n.77.

La formazione generale si svolge prevalentemente nel quadro di situazioni di apprendimento strutturate e formali quali sono quelle all’interno di un’aula. La metodologia didattica in questo caso è orientata alla trasmissione, attraverso il metodo espositivo, di conoscenze e informazioni che, successivamente, trovano nella discussione in aula momenti di verifica e di approfondimento.

La formazione generale consisterà in un percorso comune a tutti i giovani avviati al Servizio Civile con lo stesso bando e avrà come contenuto generale l’elaborazione e la contestualizzazione sia dell’esperienza di Servizio Civile sia dell’identità sociale del volontario, in relazione ai principi normativi e ai progetti da realizzare.

In particolare, i contenuti della formazione generale saranno indirizzati a:

  • esplicitare e confrontare le motivazioni della scelta di Servizio Civile e le attese dei volontari;
  • delineare l’evoluzione del Servizio Civile come contenitore istituzionale di cittadinanza attiva, acclarandone continuità e discontinuità in una prospettiva storica;
  • ricondurre la scelta individuale di servizio ad una storia collettiva;
  • illustrare il contesto – legislativo, culturale, sociale, istituzionale, progettuale, organizzativo – in cui si svolge il Servizio Civile;
  • evidenziare ed elaborare la dimensione della partecipazione alla società civile attraverso la scelta di un’esperienza istituzionale;
  • fornire spunti per analizzare il proprio progetto di servizio;
  • favorire la percezione del volontario come individuo inserito in un’organizzazione.

I contenuti della formazione generale si articoleranno nell’ambito di  moduli didattici.

La formazione generale avrà una durata di n. 42 ore per un massimo di 25 volontari ( con deroga a 28)

Saranno inseriti altri formatori o esperti della materia, ma con in aula la presenza del responsabile del sistema della formazione generale.

 

FORMAZIONE GENERALE

Macro aree e moduli formativi

   Valori e identità del S c n

  • l’identità del gruppo in formazione e patto formativo
  • dall’obiezione di coscienza al SCN
  • il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenza
  • la normativa vigente e la Carta di impegno etico.

   La cittadinanza attiva

  • la formazione civica
  • le forme di cittadinanza
  • la protezione civile
  • la rappresentanza dei volontari nel Servizio Civile

   Il giovane volontario nel sistema del Servizio Civile

  • presentazione dell’Ente
  • il lavoro per progetti
  • l’organizzazione del Servizio Civile e le sue figure
  • disciplina dei rapporti tra enti e volontari del Servizio Civile Nazionale
  • comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti.

 

Moduli e ripartizione delle 42 ore di lezioni

Nome Frontale Tecniche Totale ore
L’identità del gruppo in formazione 1 1 2
Odc e Snc 4 0 4
Ente 2 2 4
Difesa della Patria 2 2 4
Difesa Civile 1 1 2
Protezione Civile 4 0 4
Cittadinanza attiva 2 2 4
Normativa SCN ass. 6 0 6
Diritti e Doveri 4 0 4
Lavoro per Progetti 2 6 8

 

Nello specifico i moduli saranno dettagliati come segue:

 

AREA VALORI E IDENTITÀ DEL SERVIZIO CIVILE

MODULO IL’identità del gruppo in formazione  ( 2 ore)

Docente: Dr. Michele Selicati

Contenuti:

  • Analisi e discussione circa le aspettative, le motivazioni e gli obiettivi individuali dei volontari;
  • Presentazione staff, presentazione del percorso generale e della giornata formativa
  • Raccolta aspettative e preconoscenze verso il Servizio Civile volontario, raccolta idee di Servizio Civile, motivazioni, obiettivi individuali.

Obiettivi: Costruire l’identità di gruppo, come persone in Servizio Civile volontario presso le Università. Costruire attraverso la presentazione, avvio, raccolta aspettative e bisogni, la conoscenza minima per poter elaborare insieme, e costruire  l’atteggiamento di fiducia che permette l’apprendimento. Creare nel volontario singolo e nel gruppo, così come richiesto dalle linee guida per la formazione generale, la consapevolezza che la difesa della Patria e la Difesa non violenta costituiscono il contesto che legittima lo Stato a sviluppare l’esperienza di Servizio Civile.

 

MODULO IIDall’obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale: evoluzione storica , affinità e differenze tra le due realtà; Storia del Servizio Civile in altri Paesi Europei (4 ore)

Docente: Dr. Michele Selicati

Contenuti:

  • La legge 64/01 e 77/02 sul Servizio Civile (storia, organizzazione, ambiti di intervento);
  • La storia della obiezione di coscienza (legge 230/98).
  • La storia della legge 64
  • Il Servizio Civile negli altri Stati Europei – il progetto Amicus

Obiettivi: Costruire con i volontari una coscienza del senso e significato del volontario in Servizio Civile Nazionale, fissando anche le origini del concetto.

 

MODULO IIIIl dovere di difesa della Patria (4 ore)

Docente: Dr. Michele Selicati

Contenuti:

  • Le sentenze della Corte Costituzionale 164/85, 228/04, 229/04 e 431/05 sul concetto di difesa civile e difesa non armata; Presentazione concetti e pratiche di “Patria”, “Difesa senza armi”, “difesa non violenta”.
  • i diritti umani nel quadro della Costituzione Italiana, della Carta Europea e degli Ordinamenti delle Nazioni Unite.

Obiettivi: Allargare la conoscenza dell’ idea di “dovere di difesa della Patria”, concetto che sembra a volte risultare poco conosciuto fra i giovani, ed anzi a volte ritenuto concetto “antico” e di linguaggio difficile e distante.

 

MODULO IVLa difesa civile non armata e non violenta (2 ore)

Docente: Dr. Michele Selicati

Contenuti:

  • cenni storici sulla difesa popolare non violenta;
  • forme attuali di realizzazione della difesa alternativa;
  • gestione e trasformazione non violenta dei conflitti;
  • operazioni di mantenimento della pace (Peacekeeping, peace-enforcing, peace-building)

E’ molto interessante qui affrontare il tema “gestione e trasformazione nonviolenta dei conflitti”, “prevenzione della guerra” e “operazioni di polizia internazionale”, nonché i concetti di “peacekeeping”, “peace-enforcing” e “peacebuilding”, specie se collegati all’ambito del diritto internazionale.

Obiettivi: Aiutare i volontari ad immaginare l’esistenza di tecniche di difesa non armata e non violenta.

 

MODULO VLa normativa vigente e la Carta di impegno etico (2 ore)

Docente: Dr. Michele Selicati

Contenuti:

  • la normativa che regola il sistema del Servizio Civile Nazionale;
  • la Carta di impegno etico.

Verrà illustrato l’insieme delle norme che regolano il sistema del Servizio Civile Nazionale. Verrà utilizzata la lezione frontale.

Obiettivi: Aiutare i volontari ad inserirsi nel percorso con consapevolezza e distinguendo i  tre attori principali: il volontario medesimo, l’istituzione Stato italiano, l’ente gestore. Conoscere i dati di contesto, tratti dalle fonti legislative, che diverranno vincolo e risorsa a cui attingere durante l’anno di Servizio Civile.

 

AREA LA CITTADINANZA ATTIVA

MODULO VILa solidarietà e le forme di cittadinanza (4 ore)

Docente: Dr. Michele Selicati

Contenuti: (Verranno trattati uno o più argomenti a scelta tra questi)

  • principio costituzionale di solidarietà sociale e principi di libertà ed eguaglianza;
  • lotta alla povertà e all’esclusione sociale, povertà e sottosviluppo a livello mondiale;
  • lotta alla povertà nelle scelte politiche italiane e negli orientamenti dell’Unione Europea;
  • ruolo degli Organismi non Governativi;
  • concetto di cittadinanza e di promozione sociale;
  • concetto di cittadinanza attiva;
  • ruolo dello Stato e della società nell’ambito della promozione umana e della difesa dei diritti delle persone e rapporto tra le istituzioni e le organizzazioni della società civile;
  • principio di sussidiarietà, competenze dello Stato, delle Regioni, delle Province e dei Comuni nei vari ambiti in cui opera il Servizio Civile, con riferimenti al Terzo Settore nell’ambito del welfare.
  • i fenomeni della globalizzazione e approccio multiculturale;
  • la responsabilità sociale delle imprese e la cittadinanza d’impresa

Si farà riferimento alle povertà economiche e all’esclusione sociale, al problema della povertà e del sottosviluppo a livello mondiale, alla lotta alla povertà nelle scelte politiche italiane e negli orientamenti dell’Unione Europea, al contributo degli Organismi non Governativi. Verrà inoltre presentato il concetto di cittadinanza e di promozione sociale, come modo di strutturare, codificando diritti e doveri, l’appartenenza ad una collettività che abita e interagisce su un determinato territorio.

Obiettivi: Dare senso alla parola “solidarietà e ad ogni forma di cittadinanza” riscoprendo il significato dell’essere cittadini attivi e solidali, in un contesto e una visione multi-etnica e aperta alle istanze internazionali.

Dare ragione di parole come “globalizzazione”, “interculturalità”, “sussidiarietà”.

 

MODULO VIIServizio Civile Nazionale, associazionismo e volontariato (4 ore)

Docente: Dr. Michele Selicati

Contenuti:

  • il fenomeno della cittadinanza attiva
  • gli enti di Servizio Civile pubblici e privati

In questo modulo verranno evidenziate le affinità e le differenze tra le varie figure che operano sul territorio, quali volontari di associazioni di volontariato (legge 266/1991) , promotori sociali (figura istituita dal Ministero del Lavoro e politiche sociali), cooperatori, cooperanti, soci di associazioni di promozione sociale

Obiettivi: Condividere il significato del “servizio” come impegno e bene, offerto in via immateriale, bene non monetizzabile, e “civile” “inserito in un contesto e rispettoso di quel contesto anche se criticamente vigile”.

 

MODULO VIIIDiritti e doveri del volontario del Servizio Civile (4 ore)

Docente: Dr. Michele Selicati

Contenuti:

  • ruolo e funzione del volontario;
  • gestione dei volontari;
  • disciplina dei rapporti tra enti e volontari del Servizio Civile Nazionale.
  • La rappresentanza dei volontari in Servizio Civile.

Si metteranno in evidenza il ruolo e la funzione del volontario e si illustrerà la circolare sulla gestione, concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del Servizio Civile Nazionale.

 

MODULO IX  –La protezione civile (4 ore)

Docente: Dr. Michele Selicati

Contenuti:

  • In questo modulo verranno forniti elementi di protezione civile intesa come collegamento tra difesa della Patria e difesa dell’ambiente, del territorio e delle popolazioni. Si evidenzieranno le problematiche legate alla previsione e alla prevenzione dei rischi, nonché quelle relative agli interventi di soccorso.

Obiettivi: Dare senso e ragione del Servizio Civile come attività di prevenzione e “protezione” della popolazione affrontando anche la protezione civile nel senso diretto e immediato del termine (calamità, terremoti, ordine pubblico, ecc.) e gli elementi di base necessari ad approntare comportamenti di protezione civile.

 

AREA IL GIOVANE VOLONTARIO NEL SISTEMA DEL SERVIZIO CIVILE

 MODULO X – Presentazione dell’ente e comunicazione e gestione dei conflitti. (4 ore)

Docente: Dr. Michele Selicati

 Contenuti:

  • storia, caratteristiche specifiche e modalità organizzative ed operative della dell’ Università e/o Enti in partenariato
  • La proposta del Servizio Civile;
  • Gestione dei conflitti e dinamiche di gruppo.
  • Role play

 

MODULO XIIl lavoro per progetti nel Servizio Civile e nella Cooperazione Internazionale allo Sviluppo  (8 ore)

Docente: Dr. Michele Selicati

Contenuti:  Elementi di Progettazione nel Servizio Civile e Social Project Management; Nell’affrontare il tema della progettazione sociale e della cooperazione internazionale si farà riferimento inoltre agli specifici settori di attività ed alle aree di intervento previsti per le attività di Servizio Civile, in modo che i volontari abbiano chiaro quale sia il campo nel quale si esplica la funzione di tale servizio.

Verrà illustrato il metodo della progettazione nelle sue articolazioni compresa la fase della valutazione di esito, di efficacia ed efficienza del progetto. Si sosterranno i volontari nel conoscere e approfondire metodi per la auto-valutazione della propria crescita esplicitando anche come può avvenire da parte diversa la valutazione della crescita umana dei volontari in Servizio Civile.

Obiettivi: Sostenere la  crescita dell’individuo e del gruppo nel riconoscere la propria condizione di persone impegnate nel civile e nel sociale, anche attraverso la auto-valutazione dei risultati del proprio progetto di Servizio Civile volontario. Si farà riferimento esplicito agli specifici settori di attività dei progetti di Servizio Civile individuando per ognuno la specifica modalità di lavoro per progetti.

Sono previste esercitazioni pratiche sui progetti di cooperazione internazionale (saranno invitati anche esperti del settore).

  

CONTENUTI FORMAZIONE SPECIFICA

La formazione specifica sarà erogata non oltre il 90° giorno dall’avvio del progetto. Nella formazione verranno affrontate le seguenti tematiche:

Nella formazione verranno affrontate le seguenti tematiche:

 

MODULO I – ILLEGALITÀ

Contenuti: “Le agromafie in Italia e fenomenologia dei crimini agroalimentari”

“Illegalità agro-ambientale. Il caso Terra dei Fuochi”

“Agricoltura: politiche nazionali in tema di formazione e dinamiche del mercato del lavoro” “Organizzazioni dei produttori, cooperazione, relazioni contrattuali e interprofessioni nei contesti agricolo ed ambientale”

“La Governance globale dei mercati agroalimentari. Un approccio olistico ai sistemi alimentari sostenibili.”

Obiettivi: far acquisire ai volontari conoscenze sulla materia

Formatori: Iannello Concetto; Sgobba Francesco

Ore: 42

 

MODULO II – Analisi di un contesto, individuazione di criticità e progettazione applicata al mondo agricolo

Contenuti: strumenti per l’analisi di criticità e la predisposizione di azioni finalizzate a raggiungere un risultato misurabile.

– Elementi di Progettazione, Social Project Management; European Project Management;

– Project Life Cycle; Risk Analysis; Analysis Swot: Strenghts, Weaknesses, Opportunities, Threats;

– Pest Analysis; Perth Charts; Gantt Charts; Critical Path Analysis, Scheduling Single Projects; Analysis Pareto; Stakeholder Analysis, Logical Framework Approach

Obiettivi: far conoscere la progettazione e il processo che permette di arrivare a un risultato atteso partendo dall’analisi di un contesto, individuando le linee di azione. Si vuole quindi avvicinare i volontari al Project Cycle Management e presentare gli strumenti di un progettista, che permettono anche di intercettare finanziamenti nell’ambito socioassistenziale.

Formatori: Selicati Michele, Alessandra Selicati

Ore: 22

 

MODULO VIII – Corso curriculare su tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro d. lgs. n. 81 del 2008 con rilascio di un attestato.

Contenuti: Normativa e misure per salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

– Misure delle attività di protezione e prevenzione adottate

– Rischi specifici in relazione all’attività svolta ed alle normative di sicurezza ed alle disposizioni dell’Ente

– Procedure e nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure che riguardano il pronto soccorso, la lotta antincendio e l’evacuazione dei lavoratori

– Nominativo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e del Medico Competente.

– Dispositivi di protezione individuale – loro corretto impiego e manutenzione;

– Movimentazione manuale dei carichi – modalità per una corretta movimentazione e rischi connessi alla erronea equilibratura del carico ed al superamento dei pesi consentiti;

– Attrezzature munite di V.D.T. – misure ergonomiche applicabili al posto di lavoro, modalità di svolgimento dell’attività con specifico riferimento al regime delle interruzioni, sorveglianza sanitaria, protezione degli apparati visivo – e muscolo-scheletrici;

– Impiego di sostanze e preparati pericolosi: modalità d’uso, precauzioni d’impiego, rimedi in caso d’intossicazione;

– Sistema sanzionatorio per le violazioni alle norme di igiene e sicurezza del lavoro.

– Il benessere della persona nelle dinamiche sociali

Obiettivi: diffondere la conoscenza dei rischi che si corrono sul posto di lavoro, soggetti responsabili, sostanze pericolose e strumenti di protezione.

Formatori: Saccia Donatella, Giovannone Maria

Ore: 8

 

MODULO ORIENTAMENTO LAVORATIVO

La continua trasformazione del Mercato del Lavoro ha imposto, nel corso degli anni, una riflessione sulle politiche di valorizzazione del capitale umano. In tale ottica l’orientamento assume una crescente centralità. Orientare significa consentire all’individuo di prendere coscienza di sé, della realtà occupazionale e del proprio bagaglio cognitivo per poter progredire autonomamente nelle scelte in maniera efficace e congruente con il contesto. Obiettivo dell’orientamento diventa quello di favorire nel soggetto la ricerca e la comprensione della propria identità e del proprio ruolo in una determinata realtà, così da potenziare le competenze orientative di qualsiasi individuo; più che offrire risposte immediate e definitive come supporto in specifiche fasi della vita, l’orientamento è visto come uno strumento di sviluppo di conoscenze e capacità, azione a carattere globale in grado di attivare e facilitare il processo di scelta formativo/professionale del soggetto. Le attività che possono essere considerate in questo ambito possono fare riferimento alle seguenti tipologie: – incontri con esperti di orientamento al lavoro che illustrino ai giovani le modalità di approccio nei rapporti con aziende e imprese, come si fa un Curriculum Vitae, come si svolge un colloquio di lavoro, ecc.; – incontri con esperti del settore pubblico e privato che presentino le politiche attive rivolte ai giovani in Italia e nel Lazio; – incontri con rappresentanti degli uffici del personale di aziende medio-grandi; – incontri con esperti di ricerca di personale (agenzie interinali, società di ricerca di personale, ecc.); – incontri di presentazione di politiche e strumenti per favorire la autoimprenditorialità giovanile

Il progetto usufruirà di un percorso di orientamento lavorativo sia informativo che formativo incontri con esperti di orientamento al lavoro che illustrino ai giovani le modalità di approccio nei rapporti con aziende e imprese, come si fa un Curriculum Vitae, come si svolge un colloquio di lavoro, ecc.; svolto in collaborazione con professionisti specializzati nella consulenza alle imprese e alla scelta del personale e ad esperti delle linee di finanziamento per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e dell’autoimprenditorialità.  Nello specifico si propone un percorso info-formativo della durata di 12 ore tenuto da un consulente, con competenze ed esperienza pluriennale in consulenze alla formazione ed orientamento, selezione del personale e formazione.

Formatori: Michele Selicati

Ore: 8

 

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