Indennità una tantum per i lavoratori part-time: come presentare istanza riesame

Il c.d. Decreto Aiuti ha previsto un’indennità una tantum di importo pari a 550 euro per l’anno 2022, in favore dei lavoratori dipendenti di aziende private titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale nell’anno 2021, in possesso di specifici requisiti.

Si precisa che i beneficiari possono essere i titolari di tutti i rapporti di lavoro part-time, a prescindere dalla qualificazione formale degli stessi come verticali, misti od orizzontali, purché caratterizzati da una sospensione ciclica dell’attività lavorativa di almeno un mese in via continuativa e complessivamente non inferiore a 7 settimane e non superiore a 20 settimane e che possano fare valere gli ulteriori requisiti previsti dall’articolo 2-bis del decreto Aiuti. Gli altri requisiti sono stati illustrati nel dettaglio dalla precedente circolare Inps n. 115 del 13 ottobre 2022.

Successivamente, il d.l. n. 145/2023 ha previsto un’indennità una tantum pari a 550 euro in favore dei lavoratori dipendenti di aziende private titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico nell’anno 2022, con gli stessi requisiti summenzionati.

Nel novembre scorso è stata comunicata l’attivazione del servizio per la presentazione delle domande e sono state fornite le relative istruzioni operative per il riconoscimento dell’indennità. Si evidenzia che gli esiti della domanda e le relative motivazioni sono consultabili sia da parte degli Istituti di Patronato.

Con il nuovo messaggio 5 febbraio 2023, n. 491, l’Inps ha fornito le istruzioni per la presentazione delle istanze relative agli eventuali riesami presentati dai richiedenti, le cui istanze sono state respinte per non avere superato i controlli inerenti all’accertamento dei requisiti normativamente previsti.

È importante sottolineare che il termine non perentorio per proporre riesame è di 120 giorni, decorrenti dalla data di pubblicazione del messaggio Inps (o dalla conoscenza della reiezione se successiva), al fine di consentire l’eventuale supplemento di istruttoria, anche mediante produzione da parte dell’interessato di utile documentazione.

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