Accompagnatore per i ciechi

a cura di Dott. Concetto Iannello, Responsabile attività istituzionali del Patronato ANMIL

La Legge 27 dicembre 2002, n. 289, ha previsto la possibilità per gli obiettori di coscienza di cui alla Legge 8 luglio 1998, n. 230, e per i volontari del servizio civile nazionale di cui alla Legge 6 marzo 2001, n. 64, di essere impiegati per lo svolgimento del servizio di accompagnamento ai ciechi civili di cui alla Legge 27 maggio 1970, n. 382, che ne facciano richiesta.

Possono presentare la richiesta in oggetto i ciechi civili che svolgono un’attività lavorativa o sociale o che per motivi sanitari abbiano necessità dell’accompagnamento.

La sussistenza delle condizioni anzidette deve essere certificata dal datore di lavoro per i lavoratori dipendenti, ovvero dagli ordini o albi professionali per i lavoratori autonomi; per i ciechi che svolgono attività sociale la certificazione deve essere rilasciata dalle associazioni presso le quali svolgono tale attività; per i ciechi che richiedono l’accompagnamento per motivi sanitari la certificazione deve invece essere rilasciata dal medico di famiglia, che in questo caso dovrà anche indicare il periodo limitato per il quale tal accompagnamento deve essere riconosciuto.

Dalla lettera della norma si evince che i destinatari del beneficio possono essere sia i ciechi assoluti, sia quelli parziali.

Per quanto riguarda lo specifico dell’accompagnamento per motivi sanitari, nulla questio per i ciechi assoluti. Analogo diritto può essere riconosciuto ai ciechi parziali ove il medico di famiglia segnali “motivi sanitari” e non necessariamente connessi allo stato di disabilità visiva, che per periodi determinati, e quindi non necessariamente permanentemente, rendono necessario tale supporto.

La richiesta di accompagnatore va indirizzata all’Ufficio Nazionale per il Servizio civile, allegando la documentazione attestante la sussistenza delle condizioni previste.

CONCETTO IANNELLO

Laureato in Giurisprudenza e in Tecnologie forestali e ambientali. Nel 1993 inizia la sua formazione ed esperienza in ACLI, assumendo diversi incarichi fino a ricoprire il ruolo di Direttore Nazionale. Dal 2008 al 2010 è stato Direttore Nazionale del Patronato AIC-INPAL e Componente della Commissione OIGA presso il Ministero dell’Agricoltura. Tra il 2010 ed il 2012 è stato Consigliere Nazionale Confederazione Agricola Copagri, Componente Commissione Patronati presso il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Direttore Tecnico Centro Assistenza Agricolo Cisal e Direttore Generale del Patronato Encal Cisal fino al 2015. Dal 2015 è Responsabile delle attività istituzionali del Patronato ANMIL.