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Revisione delle tariffe INAIL

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By patronato

Il 2 maggio l’INAIL ha pubblicato un opuscolo informativo in merito alla revisione delle tariffe INAIL.

Dalla struttura del nuovo impianto dei premi assicurativi alle modalità per la loro applicazione, la pubblicazione riassume le caratteristiche principali del sistema entrato in vigore lo scorso primo gennaio, a quasi 20 anni dall’ultimo aggiornamento.

I contenuti suddivisi in cinque sezioni. L’opuscolo è articolato in cinque sezioni che spaziano dalla revisione della tariffa ordinaria dei dipendenti delle gestioni Industria, Artigianato, Terziario e Altre attività, che si traduce in una riduzione del tasso medio complessivo del 32,72% rispetto a quello del 2000, al miglioramento delle prestazioni economiche correlato al nuovo impianto dei premi (assegno una tantum in caso di evento mortale, nuove tabelle di indennizzo in capitale del danno biologico, istituto della “Vivenza a carico”), passando per gli approfondimenti dedicati alle modalità di applicazione delle tariffe e alle gestioni tariffarie degli artigiani autonomi e degli addetti del settore navigazione.

Con l’adeguamento del nomenclatore agli attuali fattori di rischio le voci ridotte da 739 a 595. Il nuovo nomenclatore tariffario, in particolare, è stato reso più aderente agli attuali fattori di rischio attraverso una significativa contrazione del numero delle voci di tariffa, che sono passate da 739 a 595, con l’eliminazione di quelle relative ad attività obsolete e all’introduzione di nuove voci che tengono conto dell’evoluzione tecnologica e delle nuove modalità di organizzazione del lavoro, come quelle legate alla produzione di nanomateriali e alla consegna merci svolta in ambito urbano dai cosiddetti rider.

Confermati gli incentivi per le aziende virtuose che investono in prevenzione. Il calcolo dell’oscillazione del tasso medio per andamento infortunistico, inoltre, ora tiene conto della gravità degli infortuni e non solo degli oneri sostenuti dall’Inail per indennizzarli. È stata invece confermata la riduzione del premio per gli interventi di prevenzione realizzati in ambito aziendale, così come l’impegno per il sostegno dei progetti di investimento e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro previsti dal Testo Unico del 2008, in linea con le risorse erogate in media nell’ultimo quinquennio.

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