SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO

 

TITOLO DEL PROGETTO:

SPORTELL-INFORMA: lo sportello informativo del Patronato ANMIL per i cittadini della Regione Toscana

SETTORE e AREA DI INTERVENTO:

Settore: Educazione e promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport

Area 14: Educazione e promozione dei diritti del cittadino

Area 22: Sportelli informa area 14

 

DURATA DEL PROGETTO:

12 mesi

 

OBIETTIVI DEL PROGETTO:

Il progetto intende perseguire l’obiettivo generale di miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini toscani attraverso una maggiore informazione e consapevolezza circa le tre aree d’intervento evidenziate come criticità al punto 7.2.

Gli obiettivi specifici, di conseguenza, saranno i seguenti:

  1. Prevenzione e tutela sui luoghi di lavoro;
  2. Comprensione delle novità in tema previdenziale;
  3. Miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie.

 

Dati regione Toscana Obiettivi specifici
Gli infortuni denunciati nel corso del quinquennio 2013-2017 in Toscana si sono mantenuti pressoché costanti (-2%), mentre il numero di malattie professionali denunciate nel medesimo periodo è leggermente aumentato (3%). Prevenzione e tutela sui luoghi di lavoro

L’obiettivo è, da un lato, garantire la tutela di tutti i lavoratori che hanno subito un infortunio sul lavoro o a cui è stata riconosciuta una malattia professionale, sia dal punto di vista medico che legale, dall’altro, è diffondere e condividere informazioni sulla normativa di riferimento in modo da garantire anche attività volte alla tutela sui luoghi di lavoro (oltre 330 mila aziende operano in Toscana nel 2018, dati Camera di Commercio regione Toscana) ed evitare che si verifichino infortuni o condizioni tali da generare malattie professionali.

Il numero di pensioni ha subito un calo del 4,98% tra il 2011 e il 2017 dato l’innalzamento del limite di età per il pensionamento, aumentato nel corso degli anni dalle diversi leggi di bilancio.

La concentrazione è, infatti, dai 65 anni in su (885.114 individui residenti in Toscana al 1° gennaio 2018, dati Istat) e riguarda il 26% dei residenti.

 

Comprensione delle novità in tema previdenziale

Data la nuova legge di bilancio e le importanti novità in tema previdenziale, l’obiettivo è rendere i 369.101 residenti in Toscana e prossimi alla pensione informati e consapevoli delle opportunità previste dalla nuova normativa di modo che possano prendere decisioni in merito, comprendendo vantaggi e svantaggi delle singole posizioni lavorative e previdenziali.

La situazione economica delle famiglie nella regione Toscana è leggermente peggiorata nel 2017 rispetto al 2016 (dati Istat, valori in migliaia) per oltre 300.000 famiglie della regione Toscana.

In particolare, per oltre 400 mila famiglie le risorse economiche sono valutate come scarse o, addirittura, assolutamente insufficienti (dati Istat, valori in migliaia).

 

Miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie

L’obiettivo è offrire, da un lato, il supporto alle famiglie meno abbienti e in condizioni economiche disagiate per la richiesta e l’ottenimento delle prestazioni assistenziali e di sostegno al reddito; dall’altra, porre particolare attenzione a tutti coloro che hanno bisogno di una colf o una badante per il proprio nucleo familiare, o uno prossimo e affine, ed offrire così un servizio, in particolare, a tutti coloro che rientrano nella categoria disagiata degli infortunati e mutilati sul lavoro.

 

ATTIVITÁ D’IMPIEGO DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

Gli operatori volontari avranno il delicato ed essenziale ruolo di supporto all’attività che svolgono i dipendenti della sede di Patronato. Di seguito vengono dettagliate le attività già elencate al punto 7.2.

FASE 1

  1. Attività 1.1.: Approfondimento della normativa e sportello multifunzionale di consulenza e informazione giuridica, previdenziale e sostegno sociale.

I volontari saranno adeguatamente formati, attraverso le attività di formazione generale e, soprattutto, specifica circa la normativa che interessa il Patronato e le prestazioni di cui i cittadini possono far richiesta attraverso lo stesso. Le attività specifiche saranno le seguenti:

  • analisi delle schede di Primo colloquio: saranno raccolte e analizzate le “schede di primo colloquio” per individuare i bisogni e gli interessi delle famiglie coinvolte nel progetto e per definire i temi da trattare in sede di incontro;
  • ricerca di esperti: sarà vagliata la disponibilità di personale esperto disposto a collaborare alla realizzazione e/o alla conduzione delle attività del progetto, come lo sportello multifunzionale di consulenza e informazione giuridica, previdenziale e sostegno sociale. I volontari avranno a disposizione l’elenco dei legali e medici-legali convenzionati con ciascuna sede.
  1. Attività 1.2.: Analisi dei bisogni del territorio.

Nel processo che porta alla concreta realizzazione della cittadinanza attiva della famiglia e di tutti i destinatari del progetto, anche l’informazione è un elemento pregnante poiché la conoscenza non soltanto favorisce l’accesso alle risorse e alle opportunità che il territorio offre, ma prelude anche ad un maggior grado di consapevolezza sui propri diritti/doveri e, dunque, ad una maggiore capacità di incidere in maniera significativa (partecipazione attiva) nella vita della propria comunità.

L’analisi dei bisogni del territorio, pertanto:

  • inizia dall’analisi di dati secondari reperibili da diverse fonti (banche dati secondarie come Istat, INAIL, INPS);
  • prosegue con la redazione di una documentazione specifica, anche con la guida degli esperti, quali brevi ricerche bibliografiche o su internet.

 

FASE 2

Attività 2.1.: Implementazione dell’azione di informazione e sportello orientamento ai servizi del territorio.

Il servizio intende offrire ai destinatari del progetto consulenza e indicazioni tecniche nei seguenti ambiti:

  • diritto di famiglia;
  • diritto privato;
  • diritto del lavoro;
  • diritto successorio;
  • tutela amministrativa;
  • informazioni in ambito previdenziale e pensionistico;
  • prevenzione e tutela negli ambienti di lavoro.

Attraverso tale servizio informativo, le famiglie potranno ricevere orientamento e consigli pratici in merito situazioni che possono verificarsi nella quotidianità quali ad esempio: risarcimenti, ricorsi, disservizi, ritardi, truffe, dichiarazione dei redditi, ISEE, pratiche di successione, voltura catastale, pensioni, infortuni e malattie professionali, tutela sul lavoro, servizi agli immigrati, ricerca e gestione lavorativa di colf e badanti.

Lo staff degli operatori di sportello sarà composto, oltre che dal personale del Patronato ANMIL, anche da professionisti qualificati che operano quotidianamente nei vari settori del diritto, della consulenza fiscale e della consulenza previdenziale e pensionistica. Saranno, altresì, presenti operatori ANLI, per fornire informazioni e supporto all’inserimento lavorativo della categoria colf e badanti.

Sono previste le seguenti fasi di lavoro:

  • analisi Schede di Primo colloquio: saranno raccolte e analizzate le “schede di primo colloquio” per individuare i bisogni e gli interessi delle famiglie coinvolte nel progetto e per definire i temi da trattare durante gli incontri che verranno organizzati presso le singole sedi;
  • organizzazione del servizio: lo staff di progetto verificherà la disponibilità settimanale del personale esperto per l’avvio del servizio. Gli esperti saranno contattati e seguiranno riunioni atte a raccogliere informazioni complete e puntuali relative ai servizi sul territorio, sulla base delle criticità rilevate. In accordo saranno definiti gli orari e i giorni di apertura predisponendo un calendario (illustra date, orari e tematica trattata) e promuovendolo sul territorio;
  • avvio del servizio: verrà attivato lo sportello di consulenza e informazione giuridica, fiscale e previdenziale, grazie allo staff di progetto che sarà così capace di fornire informazioni puntuali mediante un presidio fisso che diverrà il punto di riferimento per facilitare l’accesso alle informazioni ed ai servizi. Il personale competente supporterà i beneficiari nell’individuazione del servizio più adatto alle proprie esigenze e, in caso di necessità, nell’iter burocratico per soddisfare il proprio bisogno.

 

FASE 3

  1. Attività 3.1.: Promozione dei servizi sul territorio.

Sarà realizzata la promozione del servizio tramite ideazione e diffusione del materiale informativo (brochure, locandine, volantini, comunicati stampa). I volontari si impegneranno nella pubblicizzazione del servizio, grazie anche al supporto del partner di progetto ANLI, mediante ogni canale di comunicazione (siti web, giornale associativo, newsletter, partecipazione a eventi locali). I comunicati saranno pubblicati e i volantini distribuiti in maniera capillare, al fine di intercettare l’utenza in maniera appropriata.

  1. Attività 3.2.: Sviluppo di una rete territoriale.

Presa coscienza della situazione di necessità del singolo territorio, i volontari di servizio civile saranno in grado di identificare, con l’aiuto di tutte le risorse umane coinvolte nel progetto (vedi punto 9.4.) nuovi partner per ampliare la gamma di servizi offerti ai destinatari dello stesso. Potranno occuparsi, pertanto:

  • dell’individuazione dei potenziali partner locali;
  • del contatto e della presentazione del Patronato ANMIL e degli enti della rete ANMIL;
  • dell’organizzazione di incontri in sede con esperti e utenza bisognosa di informazioni e consulenza.

 

POSTI DISPONIBILI, SERVIZI OFFERTI E SEDI DI SVOLGIMENTO:

Numero degli operatori volontari da impiegare nel progetto: 28

Numero posti con vitto e alloggio: 0 

Numero posti senza vitto e alloggio: 28

Numero posti con solo vitto: 0

 

 

N.

 

Sede di attuazione del progetto

 

 

Comune

 

 

Indirizzo

 

 

Cod. ident. sede

 

 

N. vol. per sede

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto
Cognome e nome
1 Ufficio Territoriale di Arezzo AREZZO Via Madonna del Prato 38 126493 4 Ristori Luana
2 Ufficio Territoriale di Carrara CARRARA Via Michelangelo Buonarroti 4/B 126495 4 Secchiari Daniela
3 Ufficio Territoriale di Firenze FIRENZE Via del Ponte alle Mosse 54/56 126499 4 Perret Marco
4 Ufficio Territoriale di Lucca LUCCA Corso Giuseppe Garibaldi 3 126505 4 Cara Donatella
5 Ufficio Territoriale di Pisa PISA Corso Italia 70 126508 4 Barsotti Luca
6 Ufficio Territoriale di Pistoia PISTOIA Via Pietro Petrini 10 126509 6 Guarnuto Letizia
7 Ufficio Territoriale di Siena SIENA Viale Camillo Benso di Cavour 56 126521 2 Mazzi Battistino
Fabrizio Barsotti

 

CONDIZIONI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:

Numero ore di servizio settimanali degli operatori volontari, oppure, in alternativa, monte ore annuo: 1.145 

Giorni di servizio settimanali degli operatori volontari (minimo 5, massimo 6): 0 

Eventuali particolari obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio:

  • Il volontario di servizio civile è tenuto a svolgere la propria attività con diligenza e riservatezza seguendo il principio della collaborazione con ogni altro operatore, con cui viene in contatto per ragioni di servizio.
  • Deve, inoltre, tenere una condotta irreprensibile nei confronti degli utenti. Il volontario dovrà, quindi, mantenere la riservatezza su fatti e circostanze riguardanti il servizio e delle quali abbia avuto notizie durante l’espletamento o comunque in funzione delle stesse.
  • Disponibilità ai rapporti interpersonali ed al lavoro di équipe.
  • Disponibilità al trasferimento temporaneo dalla sede accreditata in caso di eventi formativi e di sensibilizzazione locali, provinciali, regionali o nazionale (es. convegni di interesse, attività di promozione comuni, iniziative nelle scuole, ecc.).
  • Disponibilità alla flessibilità oraria secondo quanto concordato nel Progetto e secondo l’orario di ufficio delle sedi accreditate, in particolare per eventuali giorni di chiusura obbligatori (es: chiusura estiva).
  • Diligenza, riservatezza, disponibilità nei confronti dei destinatari del Progetto e dei collaboratori degli enti della rete ANMIL.
  • Disponibilità a spostamenti sul territorio provinciale per le attività previste dal Progetto.
  • Flessibilità oraria e possibilità che i volontari possano recarsi presso altre sedi del Patronato ANMIL o altri luoghi per la partecipazione ad incontri, seminari, attività formative organizzate nell’ambito del progetto stesso.
  • Disponibilità alla fruizione dei giorni di permesso previsti in concomitanza della chiusura della sede di servizio (chiusure estive e festive).
  • Disponibilità ad effettuare il servizio al di fuori della sede entro il termine massimo dei 30 gg previsti.
  • Realizzazione delle attività previste dal progetto, ove fosse necessario e coerentemente con le necessità progettuali, anche in giorni festivi e prefestivi.

 

DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE:

Personale: selettore accreditato

Elementi obbligatori del sistema di reclutamento e selezione autonomo:

Metodologia e tecniche utilizzate

La selezione al progetto viene realizzata a partire dalla domanda regolarmente presentata, entro le scadenze indicate dal bando e previa verifica formale dei requisiti indicati dalla legge. Al momento della presentazione della domanda, oltre alla ricevuta della candidatura, viene consegnato un calendario con le date e gli orari delle selezioni ufficiali.

La selezione ufficiale, ai fini della compilazione delle graduatorie, avviene con le seguenti modalità:

  • il colloquio individuale effettuato dal selettore accreditato, con il supporto degli OLP del progetto per cui i volontari concorrono.
  • la valutazione formale dei titoli di studio e delle esperienze documentate al momento della presentazione della domanda per i giovani idonei.

È considerato motivo di esclusione la non partecipazione al colloquio di selezione, nelle date e negli orari adeguatamente pubblicizzati.

 Strumenti utilizzati:

  • colloquio personale
  • scala di valutazione dei titoli (vedi d)

Variabili che si intendono misurare e relativi indicatori

Le variabili che si intendono misurare sono:

  • conoscenza scolastiche del candidato, tramite valutazione dei titoli di studio e professionali;
  • esperienze pregresse del candidato in relazione alle finalità e le caratteristiche del progetto;
  • conoscenze, competenze e qualità non misurabili su titoli, tramite colloquio.

 Criteri di selezione

La scala di valutazione dei candidati è espressa in punti, con un massimo di 100, che derivano dalla somma dei punteggi parziali ottenibili nelle seguenti voci:

Valutazione dei titoli di studio, professionali, altra formazione extra-scolastica, altre conoscenze certificabili: max 15 punti:

Titoli valutabili Punti
A. Titoli di studio (si valuta solo il titolo più alto): max 10
– eventuale laurea attinente al presente progetto = 10 punti
– eventuale laurea non attinente al presente progetto = 8 punti
– eventuale laurea breve attinente al presente progetto = 7 punti
– eventuale laurea breve non attinente al presente progetto = 6 punti
– eventuale diploma attinente al presente progetto = 4 punti
– eventuale diploma non attinente al presente progetto = 3 punti
– frequenza scuola media superiore = 0,5 per ogni anno di frequenza (periodo max. valutabile 4 anni)
B. Titoli professionali (si valuta solo il titolo più alto): max 3
– titoli attinenti al presente progetto = 3 punti
– titoli non attinenti al presente progetto  = 1 punto
C. Altre conoscenze certificabili 0-2
Totale punteggio (A+B+C) = max 15

Valutazione esperienze pregresse: max 25 punti:

Esperienze valutabili Coefficiente Periodo max valutabile Punti
D. Esperienze professionali o di volontariato nello stesso settore del progetto. 1,0 punti 12 mesi max 12
E. Esperienze professionali o di volontariato in un settore diverso del progetto. 0,75 punti 12 mesi max 9
F. Altre esperienze diverse dalle precedenti: fino a 4 punti max 4
Totale punteggio (D+E+F) =     max 25

Colloquio: max 60 punti

Elementi valutabili Punti
1.  Conoscenza e condivisione delle finalità del servizio civile nazionale 0-6
2.  Conoscenza e condivisione degli obiettivi e delle attività del progetto 0-6
3.  Idoneità allo svolgimento delle attività previste dal progetto 0-6
4.  Conoscenza dell’ENTE e delle sue attività 0-6
5.  Conoscenza dei destinatari del progetto specifico 0-6
6.  Conoscenza del territorio dove si colloca la sede del progetto scelto 0-6
7.  Disponibilità all’impegno con i destinatari del progetto 0-6
8.  Motivazione all’impegno nel servizio civile nazionale 0-6
9.  Capacità comunicative e di interazione 0-6
10. Altre qualità e abilità umane possedute dal candidato 0-6
Totale punteggio (1+2+3+4+5+6+7+8+9+10)= max 60

Indicazioni delle soglie minime di accesso previste dal sistema:

Sono considerati idonei allo svolgimento dei progetti di servizio civile i candidati che al termine del colloquio abbiano ottenuto un punteggio minimo di 36/60.

Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti: NO

 

EVENTUALI  REQUISITI  RICHIESTI:

I criteri di selezione sono quelli riportati al punto 19. Si renderà opportunamente noto a tutti i partecipanti che invieranno domande di ammissione che, in sede di colloquio (una sede per tutte le province del progetto da definire alla scadenza del bando, in base alle domande pervenute), sarà data l’opportunità a tutti di sostenere la valutazione orale, ma la Commissione intende sin da subito informare i partecipanti che è richiesto un livello minimo di istruzione pari al diploma di II grado e saranno preferiti titoli di studio, formativi ed esperienze affini alle attività del progetto.

 

CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:

Eventuali crediti formativi riconosciuti: Non previsti

Eventuali tirocini riconosciuti: Non previsti

Attestazione delle competenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae:

Attestato specifico rilasciato per Corso curriculare in Aula della durata di 10 ore su Tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro – D.Lgs. n. 81 del 2008 come descritto al Punto 41 nel modulo 6 della Formazione specifica.

L’ente rilascerà attestato specifico come previsto da Prontuario.

In particolare, dal presente progetto, si attesteranno queste conoscenze:

 

Repertorio delle conoscenze attestabili ai volontari

Formazione specifica
Mod n Titolo modulo Metodologia Durata h Conoscenza Liv EQF
1 Pillole di comunicazione aula 8 Definire i corretti elementi della comunicazione da uno ad uno e da uno a tanti 3
2 Svolgimento delle attività di front-office:

– Organizzazione e promozione di interventi specifici per la distribuzione di materiale specifico;

– Realizzazione di materiali promozionali per l’utenza;

– Realizzazione di incontri e iniziative all’interno delle sedi.

aula 50 L’insieme di queste attività consentiranno ai volontari di acquisire una gamma di conoscenze di base, trasversali e professionali che contribuiranno all’arricchimento del curriculum del volontario e ad elevare la sua professionalità nello specifico settore di impiego. 3
3 D.L. 81 – Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro aula 8 Applicare i corretti comportamenti ed usare correttamente i DPI nell’ambiente di lavoro che connota il contesto ove svolgono il progetto 5

 

Repertorio delle conoscenze generali attestabili ai volontari dei progetti di Servizio Civile

Training on the job
attività Conoscenze Liv EQF
Presenza in servizio Sapere gestire il tempo 3
Sapere lavorare in equipe 3
Possedere creatività e spirito di iniziativa 3
Al desk Possedere senso pratico 3
Essere flessibili e proattivi 3
Archiviare e catalogare informazioni 3
Adottare stili di comportamento propositivi improntati alla cordialità e cortesia 3

 

Altre conoscenze tecnico – professionali (Conoscenze e abilità strettamene correlate ad una determinata mansione lavorativa o ad una professionalità):

  • conoscenza dei bisogni e delle richieste specifiche dell’utenza;
  • padronanza nell’utilizzo della metodologia dell’ascolto attivo;
  • capacità di monitorare l’utente durante il suo iter di accesso alle prestazioni;
  • capacità organizzative legate ad eventi, incontri formativi e di comunicazione.

 

FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

La formazione specifica sarà erogata non oltre il 90° giorno dall’avvio del progetto.

Nella formazione verranno affrontate le seguenti tematiche.

MODULO I Il Patronato: leggi, Diritto previdenziale

Contenuti: struttura dell’ente, figure professionali e analisi del settore previdenziale

  • L’ANMIL
    1. Ruolo dal 1947 a oggi
    2. Struttura e statuto dell’ANMIL
    3. Servizi e iniziative promossi dall’ANMIL (generali e relativi alla sede del progetto)
    4. Caduti e incidenti sul lavoro: analisi dati 2017
  • Il Patronato ANMIL
    1. Storia e Statuto
    2. Contesto nazionale
  • Normative e Legge 30 Marzo 2001, n. 152 “Nuova disciplina per gli istituti di patronato e di assistenza sociale”, lavoro con datori di lavoro privati e controversie lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni – profilo – sostanziali – procedurali – vigilanza e ispezioni Patronati riconosciuti in Italia
  1. Origine ed evoluzione dell’assicurazione per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS)
  2. L’oggetto della tutela
  3. L’organizzazione della tutela IVS: quadro generale
  • I fondi integrativi e sostitutivi per i lavoratori dipendenti
  1. I fondi integrativi per i lavoratori dipendenti
  2. Segue: I singoli fondi integrativi
  3. I fondi sostitutivi per i lavoratori dipendenti
  4. I singoli fondi sostitutivi
  5. Fondi aziendali esonerativi
  • Le gestioni speciali INPS per i lavoratori autonomi
  1. Le tre gestioni speciali per i lavoratori autonomi (agricoli, artigiani e commercianti)
  2. La cd. quarta gestione per altre categorie di lavoratori autonomi e parasubordinati
  • La previdenza per i liberi professionisti
  1. La tutela per i liberi professionisti
  2. I liberi professionisti con Cassa previdenziale
  3. I liberi professionisti senza Cassa previdenziale
  4. Fondo di previdenza del clero e dei ministri di culto di confessioni religiose diverse dalla cattolica

Questionario

  • Le riforme e il funzionamento del sistema pensionistico
  1. Il processo di adeguamento del sistema pensionistico
  2. Le riforme degli anni Novanta
  3. Le riforme degli anni Duemila
  4. La riforma del sistema pensionistico nel cd. Decreto Salva Italia (D.L. 201/2011 conv. in L. 214/2011)
  5. Quota 100
  • I sistemi di calcolo delle pensioni
  1. I sistemi di calcolo delle pensioni
  2. Il sistema retributivo
  3. Il sistema contributivo
  4. Il sistema pro rata (o misto)
  5. Le modalità di calcolo degli altri trattamenti pensionistici
  • I requisiti per le prestazioni pensionistiche
  1. Il meccanismo di adeguamento alla speranza di vita
  2. I requisiti per la pensione di vecchiaia
  3. La pensione anticipata
  4. Il regime delle deroghe
  5. Il regime speciale per gli addetti ai lavori usuranti
  6. Requisiti per il diritto a pensione nei regimi diversi dall’AGO
  7. La decorrenza della pensione
  8. I trattamenti di invalidità e inabilità
  9. La pensione ai superstiti
  • Trattamento minimo, integrazione della pensione e perequazione automatica
  1. Trattamento minimo e integrazione della pensione
  2. Le maggiorazioni
  3. La perequazione automatica delle pensioni
  4. Cumulo tra più pensioni e tra pensione e redditi
  5. Il contributo di solidarietà sulle pensioni di importo elevato

Questionario

  • Il trattamento di fine rapporto e la previdenza complementare
  1. La disciplina del TFR
  2. Le anticipazioni del TFR
  3. Il Fondo di Tesoreria
  4. La premorienza del lavoratore: l’indennità corrisposta ai superstiti
  5. Il Fondo di garanzia del TFR
  • La previdenza complementare
  1. Le forme pensionistiche complementari
  2. I destinatari
  3. La devoluzione del TFR alla previdenza complementare
  4. La posizione individuale dell’aderente
  5. Il Fondo di garanzia della posizione previdenziale complementare
  6. La partecipazione alle forme pensionistiche complementari
  7. Le prestazioni erogate dai fondi pensione
  8. Il regime delle anticipazioni

Questionario

  • L’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali e altre assicurazioni minori
  1. Origine e fondamento dell’assicurazione
  2. Presupposti del rapporto assicurativo
  3. L’oggetto dell’assicurazione: l’infortunio sul lavoro
  4. Segue: La malattia professionale
  5. Le prestazioni
  6. Il sistema di indennizzo dell’inabilità secondo il criterio del danno biologico
  7. Il mobbing
  8. La responsabilità del datore di lavoro per l’infortunio e la malattia professionale
  9. Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime dei gravi infortuni sul lavoro
  10. Fondo per le vittime dell’amianto
  11. L’assicurazione contro malattie e lesioni causate da raggi X e sostanze radioattive.
  12. L’assicurazione contro gli infortuni domestici
  13. L’assicurazione contro la tubercolosi

Questionario

  • Il sistema degli ammortizzatori sociali
  1. La riforma degli interventi a sostegno del reddito
  2. Le integrazioni salariali
  3. I fondi di solidarietà settoriali
  4. I contratti di solidarietà
  5. La mobilità extra-aziendale
  6. La nuova assicurazione sociale per l’impiego (ASPI)
  7. I lavori socialmente utili
  8. Le misure straordinarie a sostegno del reddito
  9. Adempimenti del lavoratore beneficiario di trattamenti a sostegno del reddito e dei soggetti istituzionali

Questionario

  • La tutela previdenziale della famiglia e della genitorialità

Sezione Prima – Le prestazioni a sostegno della famiglia

  1. Origini e fondamento della tutela
  2. Gli assegni familiari
  3. L’assegno per il nucleo familiare (ANF)
  4. L’assegno per il nucleo familiare per gli iscritti alla gestione separata INPS
  5. Modalità per la riscossione dei trattamenti di famiglia
  6. Assegno per congedo matrimoniale
  • Gli strumenti a sostegno della genitorialità
  1. Fondamento della tutela
  2. Congedo di maternità e paternità
  3. Congedi parentali
  4. Riposi giornalieri (cd. permessi per allattamento)
  5. Congedi per malattia del figlio
  6. La tutela della genitorialità per le lavoratrici iscritte alla gestione separata INPS
  7. Le prestazioni di maternità per le lavoratrici autonome e le libere professioniste

Questionario

  • L’assistenza sociale e le prestazioni assistenziali
  1. L’assistenza sociale
  2. Gli organi preposti all’assistenza
  3. Strumenti di programmazione del sistema integrato
  4. La Carta dei servizi sociali
  5. Gli interventi di integrazione e sostegno sociale
  6. Misure speciali per il contrasto delle situazioni di forte disagio sociale
  7. Il Fondo nazionale per le politiche sociali (FNPS)
  8. Gli indicatori della situazione economica (ISE ed ISEE)
  • Le prestazioni assistenziali
  1. Fondamento
  2. Il Casellario dell’assistenza
  3. L’assegno sociale agli ultrasessantacinquenni privi di reddito
  4. Le prestazioni economiche in favore degli invalidi civili
  5. Le misure a sostegno della famiglia e della natalità

Questionario

  • Le novità del Pacchetto lavoro
  1. Istituzione della Banca dati delle politiche attive e passive (art. 8)
  2. Modifiche in materia di previdenza complementare (art. 10, co. 1 e 2)
  3. Prestazioni a sostegno del reddito per i lavoratori del settore marittimo (art. 10, co. 3)
  4. Pensioni per gli invalidi civili (art. 10, co. 5)
  5. NASPI (art. 7, co. 5) e DIS-COLL
  6. Fondi bilaterali (art. 3, co. 4)
  7. Stato di disoccupazione (art. 7, co. 5) e Centri per l’impiego

Obiettivi: far acquisire ai volontari conoscenze inerenti l’ente e il diritto previdenziale

Formatori: Iannello Concetto

Ore: 16

 

MODULO II- Diritto alla previdenza pubblica e privata

Contenuti: Diritto previdenziale in Italia

  • Fondamento ed evoluzione della previdenza sociale
  1. Inquadramento scientifico della previdenza sociale e nozione
  2. Evoluzione del sistema previdenziale nell’ordinamento giuridico italiano: le prime assicurazioni sociali e la teoria del «rischio professionale»
  3. Segue: Il sistema corporativo
  4. I principi costituzionali
  5. L’irrilevanza della struttura assicurativa nell’attuale sistema previdenziale
  6. Evoluzione del nostro sistema di sicurezza sociale
  7. Tendenze del nostro modello sociale

Questionario

  • Le fonti del diritto della previdenza sociale
  1. Le fonti del diritto della previdenza sociale
  2. Le fonti di diritto statuale
  3. Le leggi regionali
  4. Le fonti di diritto internazionale e sovranazionale
  5. Il coordinamento tra i regimi nazionali ed esteri

Questionario

  • Il rapporto giuridico previdenziale: rapporto erogativo e rapporto contributivo
  1. Il rapporto giuridico previdenziale
  2. I soggetti del rapporto previdenziale
  3. Oggetto del rapporto previdenziale
  4. Il rapporto contributivo
  5. La base imponibile ai fini previdenziali e assistenziali
  6. L’anzianità contributiva e le tipologie di contributi
  7. Gli istituti per cumulare i contributi versati presso diverse gestioni: la ricongiunzione e la totalizzazione
  8. Gli altri istituti in caso di contribuzione aggiuntiva presso le gestioni assicurative: la pensione supplementare e i supplementi di pensione
  9. La prescrizione dei contributi previdenziali
  10. Le prestazioni previdenziali
  11. Il rapporto tra contributi e prestazioni previdenziali

Questionario

  • La tutela giuridica
  1. Strumenti per la concreta attuazione delle norme in materia di previdenza sociale
  2. L’attività di vigilanza
  3. Gli organi di vigilanza
  4. I poteri del personale ispettivo
  5. Gli istituti per la prevenzione delle controversie
  6. I mezzi di estinzione dell’illecito
  7. Contrasto al lavoro nero e recupero contributivo
  8. La tutela giudiziaria
  9. La prescrizione del diritto alle prestazioni previdenziali

Questionario

Obiettivi: trasmettere conoscenze relative al diritto previdenziale e gli strumenti di tutela giuridica dell’utente

Formatori: Mauro Dalla Chiesa

Ore: 16

 

MODULO III – Sicurezza e privacy della persona

Contenuti: Servizi e aiuto all’utenza.

  • Diritto di cittadinanza e cittadinanza attiva
  • Nozioni di base di assistenza alla persona
  • Progettare l’aiuto di fronte a una richiesta
  • Seguire gli utenti a distanza: monitoraggio non invadente
  • Mediazione familiare e cittadinanza attiva per famiglie: elementi base
  • Mediazione culturale: strategie operative per la convivenza pacifica nella diversità
  • Accesso ai servizi e suoi limiti
  • Dinamiche di gruppo: il circuito auto-generativo come strumento di integrazione, interazione e dialogo

Obiettivi: informare i volontari sulle modalità di assistenza alla persona. Dotarli di strumenti base di mediazione e gestione delle dinamiche di gruppo.

Formatori: Giovanni Badessa

Ore: 4

 

MODULO IV – Lo sportello multifunzionale: consulenza e informazione giuridica, fiscale e previdenziale

Contenuti: Front office e back office per servizi alla cittadinanza.

  • Primo approccio a uno sportello
  • Strategie operative di sportello (comunicazione, modulistica, assertività, gradimento)
  • Normativa sulla privacy
  • Strategie di sportello cittadinanza e sue attività
  • Le associazioni sul territorio che collaborano al progetto
  • Modalità organizzative di screening days e seminari

Obiettivi: rendere i volontari capaci di confrontarsi con l’utenza, in riferimento sia al lavoro di front office che di back office. Fornire loro conoscenze utili nel lavoro di supporto ai professionisti del settore e di servizio all’utenza.

Formatori: Iannello Concetto e Mauro Dalla Chiesa

Ore: 4

 

MODULO VIndagine su criticità e customer satisfaction nei servizi sociali

Contenuti: Elaborazione di questionari, raccolta e analisi dati.

  • Definizione e finalità
  • Impostazione di un’indagine di Customer satisfaction:
    1. Analisi generalità, modello SERVQUAL, modello di Kano
    2. Esempi di questionari di Customer satisfaction
    3. Individuazione Universo e Campione
    4. Interpretazione dei dati
  • Creazione questionari e schede di rilevamento dei bisogni
  • Raccolta e analisi quantitativa e qualitativa dei dati
  • Creazione e gestione database cartaceo ed elettronico

Obiettivi: trasmettere strumenti di indagine di raccolta e analisi dei dati, con specifico riferimento ai modelli statistici per ordinarli ed elaborarli. Rendere i volontari capaci di elaborare un questionario atto a rilevare i bisogni dei beneficiari.

Formatori: Cirillo Serena

Ore: 8

 

MODULO VI – Tecniche di Promozione, Customer satisfaction, Marketing e Comunicazione

Contenuti: pubbliche relazioni e campagne informative

  • Tecniche di redazione di materiali informativi
  • Elementi base di grafica
  • Definizione e gestione di una campagna informativa
  • Come scrivere un report
  • Uso dei social network per la sensibilizzazione sociale
  • Relazioni e istituzioni con i media
  • Iniziative di promozione territoriale

Obiettivi: Il modulo ha l’obiettivo di approfondire la conoscenza dei principi e delle metodologie per ideare, pianificare e realizzare una campagna informativo/pubblicitaria in campo sociale. Si vuole altresì rendere il volontario capace di redigere report e articoli.

Formatori: De Maffutiis Maria Concetta

Ore: 4

 

MODULO VII – Analisi di un contesto, individuazione di criticità e progettazione applicata all’assistenza

Contenuti: strumenti per l’analisi di criticità e la predisposizione di azioni finalizzate a raggiungere un risultato misurabile.

  • Elementi di Progettazione, Social Project Management; European Project Management;
  • Project Life Cycle; Risk Analysis; Analysis Swot: Strenghts, Weaknesses, Opportunities, Threats;
  • Pest Analysis; Perth Charts; Gantt Charts; Critical Path Analysis, Scheduling Single Projects; Analysis Pareto; Stakeholder Analysis, Logical Framework Approach

Obiettivi: far conoscere la progettazione e il processo che permette di arrivare a un risultato atteso partendo dall’analisi di un contesto, individuando le linee di azione. Si vuole quindi avvicinare i volontari al Project Cycle Management e presentare gli strumenti di un progettista, che permettono anche di intercettare finanziamenti nell’ambito socio-assistenziale.

Formatori: Iannello Concetto, De Maffutiis Maria Concetta, Cirillo Serena

Ore: 12          

 

MODULO VIII – Corso curriculare su tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro D.Lgs n. 81 del 2008 con rilascio di un attestato.

Contenuti: Normativa e misure per salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

  • Misure delle attività di protezione e prevenzione adottate
  • Rischi specifici in relazione all’attività svolta ed alle normative di sicurezza ed alle disposizioni dell’Ente
  • Procedure e nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure che riguardano il pronto soccorso, la lotta antincendio e l’evacuazione dei lavoratori
  • Nominativo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e del Medico Competente.
  • Dispositivi di protezione individuale – loro corretto impiego e manutenzione;
  • Movimentazione manuale dei carichi – modalità per una corretta movimentazione e rischi connessi alla erronea equilibratura del carico ed al superamento dei pesi consentiti;
  • Attrezzature munite di V.D.T. – misure ergonomiche applicabili al posto di lavoro, modalità di svolgimento dell’attività con specifico riferimento al regime delle interruzioni, sorveglianza sanitaria, protezione degli apparati visivo – e muscolo-scheletrici;
  • Impiego di sostanze e preparati pericolosi: modalità d’uso, precauzioni d’impiego, rimedi in caso d’intossicazione;
  • Sistema sanzionatorio per le violazioni alle norme di igiene e sicurezza del lavoro.
  • Il benessere della persona nelle dinamiche sociali

Obiettivi: diffondere la conoscenza dei rischi che si corrono sul posto di lavoro, soggetti responsabili, sostanze pericolose e strumenti di protezione.

Formatori: Badessa Giovanni, Giovannone Maria

Ore: 8

Durata: 72 ore

 

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